Curiosita',brevi pensieri e foto sulla favola"Zago and your friends"

Non volendo fare al momento un editoriale sulla mia avventura "Zago and your friends" mi limitero' a cenni scritti   e riflessioni su questa per me bellissima e tribulata esperienza.Non seguiro' un percorso partendo dagli inizi ad oggi ma i ricordi che al momento mi passano  per la mente di volta in volta.

Vi rammento che la storia non e' ancora finita perche' e' solo da poco terminata la prima mostra ad Enfield,ma ne seguiranno altre 4 non meno importanti che si concluderanno a Wembley in aprile 2012. 

 

 

Daniel Barnes(art critic and writer)
Daniel Barnes(art critic and writer)

Verona 09/gennaio 2013

Sono passati due anni dalla prima mostra ad Enfield di "Zago and your friends"ma i ricordi della mia sortita a Londra sono ancora ben saldi nella mia mente .L'emozione del mio primo volo aereo,l'arrivo a Londra di sera inoltrata,l'incontro con i volontari di Emergency con escursione in macchina in una notte trafficata londinese.

continua....

Verona 24 febbraio 2013

  1. Mentre scrivo si  e' appena conclusa la sesta mostra di "Zago and your friends"all'Interchange gallery di Londra.Non molti dipinti esposti, dovuto   alle piccole dimensioni della galleria.Resta comunque la soddisfazione che questo evento e' ancora in vita a Londra da ben tre anni ormai. 

Il critico d'arte inglese Daniel Barnes alla mostra "Zago and your friends" a Enfield London ,novembre 2011 ovvero"A VOLTE BISOGNA ANCHE GUARDARSI ALLE SPALLE"
Si parla di un'evento STORICO,quasi irripetibile nell'arte.Un artista "Zago" che esegue 100 dipinti a quattro mani con 100 suoi colleghi internazionali.Due anni di lavoro incessante per Zago.Difficolta' di inserire il suo contenuto artistico del riciclo nelle tele degli artisti con vari stili.Lui riesce nell'intento e molte opere assumeranno anche significati di valenza sociale.Le opere vengono esposte ,per la prima di varie mostre,a Enfield (London).All'evento di Enfield partecipa anche il critico Barnes.Egli e' conosciuto in Inghilterra perche' scrive su molte testate che parlano d'arte moderna.
Lui cosa fa?,viene e fa una relazione sull'arte moderna contemporanea.Finito beve un drink e se ne va.
Per tutto il tempo che e' rimasto nella sala volge le spalle ai 100 lavori,ignaro di un'evento mai visto al mondo.

THEOREIN-Carlo Volpicella and G.M.Zago
THEOREIN-Carlo Volpicella and G.M.Zago

A PROPOSITO DI SCIMMIE,BANANE,THEORIE,ARAZZI e cosi via....

 

Devo spendere qualche rigo sull'opera THEOREIN di Carlo Volpicella/Zago.

L'opera mi giunse fra le prime ancora nel 2010,una tela   arrotolata dentro un tubo di cartone,ad eseguirla l'artista e amico pescarese Carlo Volpicella.

Quando aprii il tubo pensai ad alta voce"Cazzo un arazzo".

Si, perche' dovete sapere che gli arazzi sono tra le cose d'arte meno digeribili per i galleristi.Uno dei motivi piu' negativi degli arazzi  e' come riuscire ad appenderli in galleria,oltretutto sono sempre stropicciati e necessitano di una stiratina e susseguenti contrapesi per tenerli fermi e ben distesi.Di solito i galleristi li appendono vicino alle entrate in modo che ogni volta che entra un visitatore, loro(gli arazzi) finiscono in terra dopo aver volteggiato per tutta la galleria.

Per me  invece questo lavoro del Carlo era un problema in piu' da affrontare.Si perche' un'artista del riciclo come me cosa poteva appiccicarci sopra?Il primo inpulso era di affrancare l'arazzo con francobolli usati e rispedirlo al mittente in modo che ci pagasse pure sopra una multa.

Poi mi venne l'idea di intervenire con dei pastelli ad olio.La scritta THEOREIN che troneggiava sull'opera mi aveva dato l'ispirazione giusta.Disegnai una scimmia ed il ritratto del Volpicella(quello che regge la banana per capirsi ,mentre lo scimmiotto tiene in mano un pennello.)

Da qui a formulare la teoria di Theorein ci volle poco.Infatti vedendo come la razza umana sta regredendo velocemente verso un progressivo rincoglionimento culturale, tanto che in un futuro breve le scimmie saranno i primati piu' intelligenti del pianeta.Il titolo dell'opera infatti dice testualmente:"Theorein,la teoria dell'involuzione dell'uomo in scimmia"

Ecco perche' fra i due personaggi ritratti a far la differenza sono la banana ed il pennello.Ah ah ah ah

PS.

Carlo inutile che ti preoccupi se nella prossima mostra ci sara' esposta Theorein,  e' un arazzo e .........

 

 

 

La prima opera

Se mi dovessero chiedere quale e' l'opera a cui sono piu' legato,risponderei "TUTTE"ed e' quello che penso veramente.Pero' nutro una particolare simpatia per "Il mare dei sargassi",l'opera eseguita assieme a Valentina Berna Berionni.Direte come mai?E' semplice ,e' stata la prima opera a giungere nel mio studio a Verona nell'aprile 2010.

Attesi una decina di giorni prima di metterci sopra le mie zampacce.Ero assalito da dubbi e perplessita' e non sapevo cosa fare.Poi passeggiando col mio cane Homer,trovai per terra i 2 gusci di un'ovetto kinder.Immaginai che fossero 2 pescetti e che dovevano sguazzare nelle alghe di un mare tropicale.Ritornai velocemente a casa e detti inizio al primo lavoro a 4 mani del "Zago and your friends".Ora posso dire che quell'opera una volta finita mi diede la forza e quell'entusiasmo necessario per proseguire. 

Valentina Berna Berionni e G.M.Zago-"Nel mare dei sargassi"Aprile 2010
Valentina Berna Berionni e G.M.Zago-"Nel mare dei sargassi"Aprile 2010

Piu' di 100 i partecipanti

Se vogliamo essere precisi sono piu' di 100 gli artisti che hanno partecipato al"Z&YF"esattamente una trentina in piu eh eh.Questo perche' nel quadro fatto con la Teresa Visceglia ci sono inseriti 33 piccoli lavori eseguiti dagli alunni della quarta elementare 6 Maggio 1848 di Verona.Cio' e' stato possibile grazie alla gentile collaborazione  della loro insegnante Maria Teresa Lorenzi.

Ogni tanto mi piace immaginare quella mattina dove eccitati e vocianti scolari lavoravano ognuno per Emergency e per bambini meno  fortunati di loro.

Teresa Visceglia e G.M.Zago in collaborazione con la classe elementare IV B della scuola primaria 6 maggio 1848 di Verona-cm 70x100 "2011-Peace and love" for London 2011/2012 "Zago and your friends"
Teresa Visceglia e G.M.Zago in collaborazione con la classe elementare IV B della scuola primaria 6 maggio 1848 di Verona-cm 70x100 "2011-Peace and love" for London 2011/2012 "Zago and your friends"

Aereoporto di Gatwick 27 novembre 2011-ovvero:incontri ravvicinati del terzo tipo

Che succede a Barking?11 febbraio 2012(tratto da Face book)

Rifiuti di Londra
Rifiuti di Londra
 

Mio figlio Davide,che mi ha accompagnato a Londra in occasione della vernice,mi ha esortato a raccontare qui una simpatica scenetta avvenuta all'ereoporto di Gatwick in occasione del nostro rientro in Italia.

Io avevo raccolto nelle strade di  Londra dei rifiuti,da portare in Italia per fare uno dei miei quadri sul riciclo e cosi' immortalare quel viaggio con degli oggetti made in UK.Ero solo preoccupato che mi venissero sottratti  al momento dell'imbarco.

Vi riporto testualmente in inglese:

 

Gatwick airport,27 november 2011.

One official london assigned ad check in."Ohhh my God,what is this crap?"

Zago said"This is rubbisch,monnezza of London,for my new picture""Ok ok go go,rauss,go"

Adesso quei cimegli fanno sfoggio in un mio quadro intitolato"Zago goes to England"

 
Good morning popolo di Faccebukke.
Si mi domando che succede a Barking?Come va la mostra "Zago and your Friends?".Una curiosita' legittima la mia e di altre 100 persone che sono qui in Italia senza sapere una cicca.Qui si e' informati su tutto meno che di questa accidenti di mostra.Tutto tace sul fronte del nord.Poi a chi interessa?Oltre ai suddetti?Credo proprio a nessuno.Qui si guarda Barbara D'urso in tv ed i suoi ospiti,come la zia della hostess Moldava che dice "Barbara,mia nipote no puttana,lei brava ragazza""So che ha un figlio di 2 anni e' vero?""Si e' vero Barbara ,ma io non sapere come lui si chiama,lei me non detto"Ma allora porca miseria se e' piu' di 2 anni che non vedi tua nipote che cazzo sai tu se lei fa o no i pompini al capitano?Ma e' cosi qui in Italia,queste sono le cose che interessano le folle."Barbara,ti devo interrompere,qui a Roma ci stanno 5 centimetri di neve e la gente comincia a scivolare....."
MERD
 

L'indifferenza sotto la torre di babele

 (Dalla serie riflessioni)

Molte volte scendendo le scale di casa incrocio il vicino di uscio e a malapena ci scambiamo un saluto.Non so niente di lui,so solo che suona la fisarmonica.Infatti molto spesso odo quei lamentosi ed esasperanti solfeggi che quel micidiale soffietto emana al comando delle sue mani.
Non so nemmeno che cognome abbia quel tizio.Ho provato a leggere la scritta sotto il campanello ma risulta quasi illeggibile.Quante volte mi sono ripromesso di bloccarlo sulle scale e minacciarlo di schiaffeggiarlo se non mi dice chi e',cosa fa,e che cacchio ci fa qui in questo condominio.Pero' il tutto finisce con un movimento di capo reciproco e un sussurrato ...ngiorno.Io e lui viviamo in mondi diversi ma sotto la stessa galassia.
 
 
Il novembre scorso pero' mi vedo catapultato a Londra,in mezzo ad una marea di Inglesi irrequieti e vociferanti ed io che non capisco un accidenti di quella lingua.All'improvviso dentro di me avverto la necessita' di scambiare qualche parola con qualcuno che comprenda il mio idioma.
L'impresa e' titanica ed io devo raggiungere il Dugdale centre sede della mostra "Zago and your friends".Ora dovete sapere che quel popolo ha un proprio orgoglio patriottico e se non si pronuncia bene e non si da un senso continuato e compiuto alla domanda nella loro lingua,manco ti rispondono.Dopo ripetuti tentativi di dialogo con gli autoctoni
rinuncio ad andare al Dugdale e ritorno a piedi all'albergo.
Vicino all'albergo vedo un postino in bicicletta.Un vento gelido e sferzante mi si abbatte in faccia.Mentre infreddolito cerco di raggiungere la holl,noto che il postino indossa una maglietta leggera ed un paio di braghette corte.Essendo un po' distante da me gli urlo in italiano"cazzo,ma non hai freddo?"Lui mi osserva e fa spallucce.Poi mi ricordo che loro per dire freddo dicono caldo(cold) e gli urlo "cold?"e nello stesso tempo mimo una persona che si stringe le braccia attorno al corpo a mo di congelato.Lui mi osserva come fossi un matto che va in escandescenze.Poi all'improvviso esplode con una sonora risata e mi fa cenno di no con la testa e si allontana da me scuotendo ancora la testa..
Dentro di me penso,"ma che mi abbia capito?"Con questo lacerante dubbio entro in albergo.
Adesso quando incrocio il mio vicino oltre al solito ...ngiorno accenno ad un lieve sorriso.


Il critico d'arte inglese Daniel Barnes alla mostra "Zago and your friends" a Enfield London ,novembre 2011 ovvero"A VOLTE BISOGNA ANCHE GUARDARSI ALLE SPALLE"
Si parla di un'evento STORICO,quasi irripetibile nell'arte.Un artista "Zago" che esegue 100 dipinti a quattro mani con 100 suoi colleghi internazionali.Due anni di lavoro incessante per Zago.Difficolta' di inserire il suo contenuto artistico del riciclo nelle tele degli artisti con vari stili.Lui riesce nell'intento e molte opere assumeranno anche significati di valenza sociale.Le opere vengono esposte ,per la prima di varie mostre,a Enfield (London).All'evento di Enfield partecipa anche il critico Barnes.Egli e' conosciuto in Inghilterra perche' scrive su molte testate che parlano d'arte moderna.
Lui cosa fa?,viene e fa una relazione sull'arte moderna contemporanea.Finito beve un drink e se ne va.
Per tutto il tempo che e' rimasto nella sala volge le spalle ai 100 lavori,ignaro di un'evento mai visto al mondo.



Spedizioni,corrieri,poste italiane.

100 quadri sono una  moltitudine infinita se si pensa che tutti  quanti sono giunti nel mio studio di Verona e poi tutti insieme se ne sono andati in Inghilterra.

Quindi molti corrieri sono giunti a casa mia,ed uno unico invece ha fatto la presa di tutte e cento le opere per recarle a londra.

Ci sono stati piccoli disguidi con i corrieri,ma tutte cose di poco conto.L'unico vero problema capitatomi e' stato col quadro della Venezuelana Guroga.Il quadro arrivato integro in Italia (Tela arrotolata su se stessa),e' finito in mano alle Poste Italiane.L'ho ricevuto in condizioni pietose e con una lettera di scuse di un dirigente postale,il quale invitava l'impiegato postale di turno a farmi le scuse a voce e direttamente.Invece questa solerte impiegata di un ufficio postale di Verona non solo non mi fece le scuse ma addirittura mi impose un prendere o lasciare tipico dei ricattatori piu' incalliti.Comunque a parte questo eppisodio,posso dire che in generale sono stato molto ma molto fortunato con i corrieri di" Zago and your friends"

Guiondepiso Guroga (Venezuela)and Zago-"Quella carezza della sera" 2010 for Z&YF
Guiondepiso Guroga (Venezuela)and Zago-"Quella carezza della sera" 2010 for Z&YF

Finalmente ora io vedo(finally now i see)

Nel Lungo periodo di lavoro su"Zago and your friends"(diciotto mesi)ho avuto diversi problemini fisici.Un paio di coliche renali,dovute all'uso di bombolette spray e una forte influenza presa nell'angusto e freddo studiolo ricavato nella cantina di casa che mi costrinse in letto per alcuni giorni.Ma l'operazione ai due occhi senz'altro fu la cosa piu' seria riguardante la mia salute.

Avevo le catarratte in entrambi gli occhi,di cui  uno, qualche anno prima,avevo subito un delicato intervento alla retina.Gli interventi(tre) avvennero nell'inverno 2010,quando ero in piena attivita' artistica.

Ero molto preoccupato,si sa che la vista per un pittore e' come l'udito per un musicista.Comunque alla fine tutto ando' bene e per esorcizzare quei momenti feci  un quadro dedicato.Il quadro composto con l'artista e fotografo Roberto Sardo  si intitola "Finally now i see"(finalmente ora io vedo).Chi l'ho ha visto da vicino avra' notato degli occhiali rotti e dei contenitori di collirio medicale.

Anche questa e' una storia dell'arte contemporanea eh eh eh.

 

Roberto Sardo e G.M.Zago"Finally now i see"
Roberto Sardo e G.M.Zago"Finally now i see"

Era il 1mo gennaio 2011

Il primo dell'anno e' appena trascorso,ed io come da tradizione il primo gennaio creo un quadro a ricordare l'anno appena fuggito.Il primo gennaio 2011 feci il quadro in collaborazione con la riminese  Gaddi.Il lavoro che mi aveva mandato rappresentava un mare notturno e si vedeva sullo sfondo Rimini illuminato da fuochi artificiali.Era il quadro giusto per quello che volevo fare.Erano le prime ore del mattino del 1 gennaio ed uscii col cane che era traumatizzato da una notte di botti.Homer doveva espletare i suoi bisogni fisiologici senza il pericolo che qualche solitario mitomane facesse esplodere dei botti.Questo per fortuna non avvenne e cosi potei dedicarmi alla ricerca di qualche avanzo di festa della nottata trascorsa.Purtroppo per disposizioni del fin troppo solerte sindaco di Verona,le strade erano tutte pulite.In un'ora di ricognizione avevo trovato pochi oggetti.Gia' maledivo il sindaco e tutta la sua giunta quando all'improvviso un furgone parti da dove era posteggiato.Nello spazio lasciato libero,trovai di tutto.Evidentemente l'autista aveva parcheggiato l'automezzo dopo la fine dei botti e prima dell'arrivo delle spazzatrici comunali.Riempito un sacchetto di ex fuochi tornai a casa dove in giornata terminai il quadro,che vedete postato qui sotto.

Gaddi-Zago "Happy new year" 2011
Gaddi-Zago "Happy new year" 2011

L'incontro con Francesca Balacco una dei 100 friends

QUELLO CHE HA SCRITTO FRANCESCA: Incontro Gianantonio Marino in arte Zago una sera d’estate di un anno fa, non sapendo

bene chi mi sarei trovata davanti. Avevo aperto una strana mail che
diceva:-“ti va di fare un quadro a quattro mani con me? È per una
mostra di beneficienza, pensaci bene perché non te lo chiederò
un’altra volta; mi piacciono le cose che fai, ma se non accetti
grazie e ti saluto”. La cosa mi aveva a dir poco incuriosita e ho
cominciato ad informarmi su questo personaggio. E’ un pittore
triestino residente a Verona da anni, di discreta fama soprattutto
per la sua specialità che è quella di raccogliere oggetti
abbandonati da fissare alle sue tele dove diventano complementi e
protagonisti di quadri unici e originalissimi. Insieme ad alcuni
amici esponenti di Emergency ha così ideato questo modo di
raccogliere fondi per un ospedale pediatrico a Bangui in Africa:
coinvolgere 100 pittori che volessero dipingere con il proprio stile
mezza tela e l’altra metà lasciata da ultimare a Zago ogni volta
con colori e oggetti recuperati in modo da creare 100 pezzi d’arte
irripetibili da donare ad Emergency per una mostra-mercato da tenersi
a Londra. Decido di accettare, la cosa è molto stimolante! Dipingo
la mia parte di tela lasciando bianco tutto il resto dove Zago dovrà
intervenire e mi presento all’incontro. E’ una bella sera di
giugno, me ne sto a Verona, davanti al bar sede dell’appuntamento,
con la tela colorata appoggiata ai miei piedi. La gente che passa mi
guarda incuriosita e io, a dire il vero, sono anche più curiosa di
loro. Il pittore arriva e mi si presenta una persona del tutto
normale, ma che trasmette arte da tutti i pori! Non è giovane, la
barba lunga e una giacca che ha visto diverse stagioni. Mi dice che
dipinge da più di trent’anni e che ha fatto ogni genere di lavori
per mantenere la sua famiglia, ma non puo' smettere di dipingere perché
ce l’ha nel sangue. Il suo nome d’arte, Zago, è un omaggio al
suo amico del cuore morto in gioventù e tutti ora lo chiamano così.
Un diploma da pubblicitario in tasca non gli ha aperto grandi strade,
ma il desiderio di fare arte non lo ha mai abbandonato. Mi lascia il
suo book con dedica e lo saluto con una bella stretta di mano che
sancisce una nuova amicizia. L’avventura con Zago ed Emergency non
finisce lì. Poco dopo mi viene chiesta la disponibilità alla
creazione del catalogo mostra che comprenderà una scheda descrittiva
di ognuno dei cento artisti che hanno aderito all’iniziativa, con
la ricerca e impaginazione di notizie, biografia e opere. Sono
persone provenienti non solo dall’Italia, ma dal resto d’Europa e
anche dall’America. Esplorare la loro vita e le loro passioni,
vedere cosa ognuno riesce a creare per trasmettere ciò che sente, mi
fa sentire come un turista alla scoperta di un nuovo Paese. E vedere
come Zago riesce ad ultimare ogni opera con il suo stile e i suoi
strani oggetti stupisce sempre. Così conosco Ferruccio,
rappresentante di Rimini, che dedica il suo tempo libero
all’incisione a laser di sassi con delicate figurine; Massimiliano,
odontotecnico di Cagliari che per passione fa il mascheraio; Jamie
Maguire, londinese ventenne che vende a Portobello scatole decorate
con personaggi coloratissimi; Sharon Gonzales, nata a Panama, che
dopo la morte del marito si trasferisce in Florida e scopre la sua
creativa vena artistica di fotografa e pittrice. Ma conosco anche
Bernardo, pittore romano di via Margutta che vive della sua arte
vendendo i suoi splendidi oli a piazza Navona e Tina che per
descrivere sé stessa dice semplicemente: -“..io dipingo.. amo
dipingere..!”. 
Così dopo una corsa
affannante per ultimare 100 quadri in tempo record siamo arrivati al
traguardo: se qualcuno si trovasse a Londra tra il 21 novembre e il
18 dicembre, potrà visitare a Enfield al Dugdale Centre la prima
delle cinque esposizioni previste in giro per l’Inghilterra, fino
al prossimo aprile, dell’evento “Zago and your friends for 
Emergency”.

Francesca Balacco
 

 

Francesca Balacco e G.M.Zago cm 100x70 "Strati dell'anima" 2010
Francesca Balacco e G.M.Zago cm 100x70 "Strati dell'anima" 2010